Quest’ultimo anno ci ha obbligati a riconsiderare completamente il concetto di turismo. Il lockdown, in particolare, ci ha fatto vivere gli spazi delle nostre città, anche quelli più familiari, come territori inaccessibili da esplorare. Anche l’estate è stata diversa dal solito: per molti non è stato possibile pensare alle ferie o ai viaggi, con il risultato che alcune delle nostre città, per la prima volta a memoria d’uomo, sono state popolate più da residenti che da turisti. È proprio così che molti si sono accostati a una forma di turismo a costo zero della quale normalmente si parla poco: il piacere di riscoprire la propria città. Il risultato? Quello che sembra solo un passatempo individuale può avere conseguenze positive sull’economia locale.
Che cosa vuol dire riscoprire la propria città con gli occhi del turista
Non si tratta solo di fare una passeggiata in centro o scoprire che esiste un museo civico. L’esperienza del viaggio, dopo tutto, dipende dalla persona che la compie molto più che dal luogo che si visita. Per questo
riscoprire la propria città vuol dire prima di tutto imparare a guardarla da una prospettiva diversa, cercare di dimenticare le consuetudini e di notare aspetti, dettagli e atmosfere che ci sfuggono nella quotidianità. Questo vale tanto per chi vive nelle grandi città d’arte quanto per chi vive nei piccoli comuni della provincia, nelle
mete turistiche più gettonate come nelle più tranquille aree suburbane.
In hotel a due passi da casa
Che senso ha passare una notte in hotel nella propria città? Per alcuni è un modo di concedersi qualche lusso insolito: la colazione in camera, uno spazio diverso da vivere da soli o con una persona cara. Tuttavia non è necessario pernottare per
godersi i vantaggi di un soggiorno in hotel: basta scegliere, per esempio, una struttura che abbia a disposizione una spa e prenotare una giornata di trattamenti. Oppure si può scegliere di concludere una giornata di esplorazioni turistiche con una cena di lusso proprio nel ristorante o sul terrazzo di un hotel, anche senza pernottare.
Trattarsi meglio: il lusso sostenibile
Scegliere di non andare in vacanza in luoghi lontani, preferendo invece riscoprire la propria città, è una
forma di turismo molto sostenibile, poiché non prevede trasporti su tratte lunghe. Per lo stesso motivo, questo tipo di turismo è anche più economico di quello tradizionale. Questo vuol dire che l’intero budget del “viaggio” può essere destinato a trattarsi bene: dalla cena in un ristorante stellato alla giornata da dedicare al benessere e alla bellezza. Dietro casa ci si può riscoprire turisti di lusso per un giorno, come forse non si potrebbe fare in una meta lontana.
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Imparare a conoscere la propria cultura
Chi vive in una città d’arte lo sa: la pigrizia spesso ha la meglio sulla curiosità. Sono moltissimi, per esempio, i residenti di Roma che non hanno mai visto il Colosseo dall’interno né hanno visitato la Cappella Sistina. Quando viaggiamo, invece, veniamo presi dalla frenesia di vedere quanto più possibile in un tempo limitato e facciamo indigestione di musei e monumenti secondo le rotte prestabilite. Prendersi qualche giorno per
fare i “turisti in casa propria” è invece un ottimo modo per imparare a conoscere meglio la propria cultura, le proprie tradizioni, i costumi locali che si perdono nella notte dei tempi e che non sappiamo spiegare a chi viene a trovarci da un altro paese o da un’altra regione.
Dare un senso nuovo all’esperienza del viaggio
In molti si chiedono perché si dovrebbe dedicare del tempo a giocare ai turisti dietro casa o vicino all’ufficio. Si tratta davvero solo di un “ripiego” per un anno strano, nel quale non ci si può permettere un viaggio vero e proprio o magari si ha ancora paura di spostarsi? Noi crediamo di no. Crediamo invece che si tratti di un vero e proprio esercizio, di un modo per educare nuovamente la nostra percezione, i nostri sensi, la nostra mente e il nostro spirito all’esperienza del viaggio e al suo significato. Vivere un’esperienza del genere ci aiuta a
“centrare” la prospettiva dei nostri viaggi, ricordandoci che il protagonista di ogni viaggio è il viaggiatore, che può arricchirsi umanamente e culturalmente in qualsiasi luogo, vicino o lontano.