Il
cambiamento climatico è ormai un'emergenza sotto gli occhi di tutti gli abitanti del Pianeta, che grazie a iniziative quali i Fridays for Future sono maggiormente sensibili rispetto al passato della necessità di rallentare sempre di più il timer legato alla sopravvivenza dell'uomo sulla Terra.
The Climate Route va esattamente in questo senso, organizzando
una spedizione "collettiva" che vuole partire dal nostro Paese per giungere sino allo Stretto di Bering e sensibilizzare così circa gli effetti delle modifiche del clima; un'impresa che chiunque potrà seguire attraverso i media e i social che la documenteranno. Se vi sentite pronti a unirvi in quest'appassionante
avventura intercontinentale, non avete che da segnalarlo: le iscrizioni aprono a breve.
Come nasce il vostro progetto e qual è la vostra missione?
The Climate Route nasce dalla volontà di agire contro gli effetti del cambiamento climatico e di avvicinare il più grande numero di persone a quella che sarà la sfida più importante per la nostra società negli anni a venire. Attraverso una spedizione scientifica verso lo Stretto di Bering, la nostra missione è quella di sensibilizzare la popolazione italiana sugli effetti dei cambiamenti climatici, vogliamo portare questo tema nelle case di tutti e tutte e renderlo di facile comprensione.
A che punto è, secondo voi, la consapevolezza italiana sull’importanza del cambiamento climatico e sulla necessità di agire in merito?
Grazie ai movimenti dal basso negli ultimi anni, sono stati fatti degli enormi passi avanti; le manifestazioni dei giovani nelle piazze di tutto il mondo hanno finalmente portato la crisi climatica sulle prime pagine dei giornali. Tuttavia, siamo convinti che la nostra classe politica abbia ancora fatto troppo poco: serve un piano nazionale concreto e condiviso metta la prevenzione ai danni del cambiamento climatico, la protezione degli ecosistemi e la transizione energetica come priorità politica a breve termine.
Cosa si può fare per diffondere questo tipo di sensibilità?
La crisi climatica richiede la definizione di un nuovo patto sociale tra istituzioni e cittadini. Dobbiamo essere in grado di modificare il modo di vivere sul pianeta, passando ad una società che riconosce il valore delle risorse naturali e che non vede l’arricchimento economico come uno scopo. La prima rivoluzione che dobbiamo affrontare è quella culturale.
Chi è il protagonista ideale di The Climate Route?
Ognuno di noi. La nostra idea è quella di creare dei contenuti video e fotografici che tramite i social network possano coinvolgere tutte le persone interessate. Vogliamo creare un documentario coinvolgente che permetta a tutti gli spettatori di sentirsi parte del viaggio.
Perché avete deciso di sostenere GECO?
Condividiamo la visione che si cela dietro l’organizzazione di GECO Expo: per portare i temi della sostenibilità ad essere protagonisti, è necessario unirsi agli esperti del settore e fare gioco di squadra. Uniti riusciremo a cambiare la società nel verso giusto.