GECO EXPO

Intervista a Giuseppe Ruzziconi, presidente di federMobilità

La mobilità sostenibile è uno dei temi più importanti del nostro tempo, nonché una delle aree tematiche di GECO Expo. Dal modo di gestire la mobilità dipende infatti un'alta percentuale delle nostre emissioni e quindi la possibilità di raggiungere i traguardi climatici che l'Unione Europea si è imposta. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Ruzziconi, presidente di federMobilità.

Quali sono gli scopi principali di federMobilità e quali i progetti futuri più rilevanti?

L’Associazione federMobilità è nata per sostenere la mobilità sostenibile, con particolare attenzione al Trasporto Pubblico Locale e per promuovere la più ampia e qualificata adesione ad un progetto di condivisione e valorizzazione di esperienze sul campo realizzate dagli Enti Locali. FederMobilità ha rapporti con interlocutori nazionali come il Governo, il Parlamento, l’Autorità per la Regolazione dei Trasporti, il Garante per il Mercato. In questi anni l’Associazione è stata un riferimento importante per il mondo dei trasporti, testimoniato anche dall’alta partecipazione alle iniziative svolte e per aver assicurato l’aggiornamento, l’approfondimento e l’analisi dei temi attinenti la mobilità sostenibile. La regolazione dei servizi, la liberalizzazione della gestione, l’efficientamento del servizio e delle risorse sono stati gli argomenti che l’agenda politica ha reso estremamente attuali e che federMobilità ha seguito con puntualità promuovendo momenti di dibattito e di confronto sui punti di maggiore rilievo i cui esiti sono stati posti all’attenzione delle istituzioni italiane ed europee. Un tema importante sul quale federMobilità si sta spendendo riguarda la formazione di alta qualità a costi accessibili, nell'interesse del settore del trasporto pubblico e del Paese. La Scuola di Formazione è nata alcuni anni fa in collaborazione con Isfort, che si avvale del supporto di DIAG dell'Università La Sapienza e della Fondazione Malena. Un'esperienza didattica pensata per rispondere alle esigenze degli Enti locali ed in generale di tutti gli attori che operano nella pianificazione e gestione della mobilità e nel TPL.

Come deve cambiare la mobilità in Italia?

A nostro modo di vedere vanno modificate le politiche di pianificazione dei territori e conseguentemente della mobilità e del Tpl. Servono decisioni coraggiose orientate a recuperare al trasporto pubblico locale la domanda oggi non soddisfatta, sapendo che si è incrementato il livello della qualità attesa dei cittadini verso la mobilità pubblica. L’ obiettivo, posto dal PNRR, risulterà complesso nelle grandi città e quasi impraticabile nelle realtà medio piccole dove lo strapotere dell’automobile è spesso incontenibile. Ecco perché occorrerebbero scelte amministrative particolarmente coraggiose. Ne siano esempio l’annoso tema della velocità commerciale del Tpl, la congestione, le mancate limitazioni al traffico veicolare privato, ecc. Servono quindi interventi a favore della mobilità collettiva e dolce e contemporaneamente di limitazione all’uso dell’auto privata.

Da chi dipende la creazione di un sistema di mobilità davvero sostenibile?

Gli amministratori locali possono e debbono contribuire ad aiutare il Tpl. Ogni singolo Ente Locale titolare di un servizio deve sentirsi responsabilizzato nella spesa delle risorse che riceve e responsabilizzato nel raggiungimento del miglior risultato possibile per la collettività amministrata in termini di efficienza, efficacia e qualità della mobilità e del Tpl. Ad esempio, le risorse stanziate per il funzionamento del Tpl andrebbero valutate in ragione del raggiungimento di specifici e misurabili obiettivi introducendo un sistema di premialità o penalità in funzione degli obiettivi che il singolo Ente raggiunge per vedere concretamente, premiati coloro che traguardano i risultati. In questo modo si stimolano anche gli altri attraverso un maggiore impegno volto ad evitare l’assegnazione di minori risorse. Inoltre vanno messe in campo azioni efficaci con PUMS dai contenuti “concreti” che permettano di raggiungere i necessari e certificabili obiettivi in materia di sostenibilità ambientale ed in ogni caso permettano di mettere in campo politiche di cambiamento in relazione alle modifiche od agli scostamenti che man mano si realizzano rispetto agli obiettivi periodicamente prefissati.

Come è cambiato il mondo della mobilità in questi due anni di pandemia?

L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 sta incidendo in modo determinante sul nostro modo di vivere, di lavorare, di interagire, causando una crisi economica e sociale senza precedenti nella storia del Paese. Per quanto riguarda la mobilità il settore ha perso enormi numeri di passeggeri trasportati e con questo grandi risorse derivanti dai ricavi dei biglietti. Il settore è stato tuttavia ristorato, in parte, da risorse del Governo. Credo occorreranno ancora alcuni anni (due o tre) prima che il settore possa ritornare alla situazione pre-covid.

Perché hai scelto di sostenere GECO Expo?

Perché si occupa di tutto ciò che può essere trasformato in economia sostenibile. Perché incentiva l’interesse alla scoperta di nuovi modi per produrre e di utilizzo delle energie in modo sostenibile. Perché grazie alle nuove tecnologie sviluppa modalità green per una mobilità sostenibile per gli spostamenti sia nella vita quotidiana sia lavorativa in una logica MaaS. Tutto questo ci interessa poiché va nella direzione di trovare nuove vie e nuove soluzioni che possano cambiare lo stile di vita delle persone. Il termine abusato di transizione ecologica ha un po' questo significato.

Se ti interessano i temi legati alla mobilità sostenibile, ti consigliamo di partecipare a GECO EXPO, dove potrai ascoltare il parere di tanti esperti e conoscere aziende che hanno innovato questo settore.

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Published on 31-01-2022

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